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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   570 OPESE COMPLETE
   riorità assicura alle nazioni provvedute di carbon fossile o di copioso vegetale combustibile. Quindi nella comecché lontana speranza di rinvenire nella nostra provincia il fitantra-ce, di cui piccioli massi e filetti si mostrano in vari luoghi, l'autore raccomanda la conservazione e l'aumento della triplice indicata qualità di alberi. È sì vasto, egli dice il complesso degl'indigeni ed esotici acclimati i quali allignar possono nelle svariati ssiine plaghe della nostra regione, dalle gelide vette del Gran Sasso sino alle amene e tiepide spiagge dell'Adriatico, che il solo elenco di essi formerebbe un volume. Passa poi a discutere la necessità ed i mezzi di molti-plicare le piante legnose in due modi: conservando le esistenti e facendo nuove piantagioni. Deplora la continuata devastazione de' primi, nascente dalla loro quasi inaccessibile posizione che li rende privi di valore ed incapaci di essere vigilati dall'autorità, e replica che un sol mezzo di salvezza può esservi per essi: la costruzione di una strada rotabile su per la valle del fiume Vernano sino alle sorgenti di esso. Intanto non ci resta, ei soggiunge, che supplirvi con piantagioni ne' più accessibili pendii.
   Numera in seguito i vantaggi di queste, per l'utile non solo, ma eziandio per la salubrità che procurano e perché gli alberi, massime quelli di alto fusto, adempiono le parti di parafulmini; parla brevemente della cultura degli alberi fruttiferi che con alacrità ora si vaii moltiplicando; molto si distende in quelli da legno, pe' quali sembragli che i nostri proprietarii sentano somma indifferenza e procura di cambiarla in sollecitudine, calcolando il valore ed il beneficio di una tomolata di buon terreno piantato ad alberi lineari. Siegue una lista di essi, divisi in più categorie, per gli alti gioghi, per falde e subappennini, per basse colline e pianure, per maremme e lande. Distingue quali possono nioltiplicarsi per talee, polloni e semi, e quali ricerchino la terra brughiera nel piantarli: indica il modo di fare i semenzai, i piantonai, non che il tempo di cosiffatte operazioni. Discorre quindi la potazione di ciascuna classe di alberi, sì da frutto che da legno nelle varie loro età ed a cui vogiion destinarsi, rimontando ai principii della vege-

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