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ti adu&qùe vien 1* accumulese territorio -contornato dagli appennini , i quali per la natura delle rocce, ma più per li maggiori appennini che gli sono vicini, vogliono chiamarsi subappennini t molto più che le nevi assai di raro si scorgono nelle più alte vette accumulesi nei mesi di aprile e di novembre. Questi subappennini decrescendo formano quivi numerosi colli, colline , valli, e poche pianure, la maggiore delle quali di poche miglia sta immediatamente sotto Accumoli intersecata soltanto dal* le acque del Tronto. Questo fiume che in tutto il suo corso nelle due provincie di Abbruzzo ulteriore ha'l'unico ponte di materiali alle falde del colle di detta città, ne bagna le medesime-ali* E., men* tre- al S. sono bagnate dalle acque del fiumicelló Pesofera, e non sempre al N« da un ruscello chiamato Rio-scuro. Nel confronto che in altro mio lavoro (i) feci delle rocce Veline con quelle dell'Amene rilevai che 8 miglia al S. di Accumoli alle radici di un colle si osservano due ruscelli pochi passi l'uno dall* altro distanti, l'uno che prende il S. dando origine ad una-delle più lontane sorgenti del Velino,, l'altro che guadagna:il N. verso Accumoli per arricchirne il Tronto. La sorgente più lontana di questo, h- ia miglia circa al S. E. di detta città in un villaggio chiamato Preta. Continui confluenti accrescono la copia delle sue acque. Discorre quindi nell' odierno suo territorio dal S. E. al N. ingrossandosi sempreppia, come può rilevarsi dall' annessa pianta topografica. Discorre poscia per molte miglia nel Picenio, ricevendo in Acquasanta le sue célèbri acque termali-sulfuree sotto Ascoli torna di
0} Topografia fisica del suolo di Tivoli pag, io.