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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   maggiore o minoro fertilità del fondo , la maggiore o minore vicinanza di esso a città ed a paesi (i). Un contratto dunque fondato sull'ex quità e sugli usi antichi assicura questi onorati stabilimenti , utili anche ai proprietari in quanto li costringono a vigilare su i loro l'ondi , avendo interesse ai maggior.frullato di essi ; e percependo questo in molLiplici prodotti , assi^ curano il consumo delle loro famiglie , c li mettono nel caso di vendere 1' avanzo meglio che noi farebbe un filtajuolo, di cui non debbono temere il fallimento , il soverchio profitto , o la scioperatezza , da cagionare la de.lcr ìiorazionc del fondo.
   Anche parte delle vigne , degli uliveti e delle altre piantagioni si dà a colonia , e rimanendo tutte le spese al coltivatore , il padrone ha il terzo , la metà , i due terzi , i Ire quarti , ed anche i quattro quinti particolarmente delle ulive , secondo i palLi.
   Allorché il fisco regio , i conventi , ed altri luoghi pii erano possessori di moltissime terre , la condizione de' coloni era anche migliore. Oltre che i palli erano ad essi più vantaggiosi , assumevano 1' obbligo di piantar vili ed ulivi , e sul frullalo , oltre la parte colonica , prendevano una rata della domenicale , e divenendo così comproprietari , concepivano una singolare affezione a quei fondi. Si vedevano allora quelle numerose famiglie viventi
   (i) III Menni lunghi mollinosi sui terreni ili-' Ornimi e
   il11 Luoglii ,'ii . i enloni relribuiseono il ijuinlo . il ...-lo . c
   sino il lUeinio ilei ricollo.