Stai consultando: 'Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore ',

   

Pagina (18/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (18/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   *7
   ART. II.
   popolazione e cause che ne hanno impedito l' aumento
   Il numero degli abitanti della nostra provincia c proporzionato alla sua estensione ? E stalo mai maggiore dell' attuale : e nell' affermativa , quali sono state le cause della diminuzione ? È sperabile il suo aumento ? Quali i mezzi per ottenerlo? Ecco i quesiti sui quali dirò la mia opinione. Tutti i moderni scrittori convengono che i paesi formanti ora il nostro Regno avessero avuta , prima d' essere assoggettali ai Romani , una popolazione dupla dell'attuale , cioè di io, o 12 milioni. Ciò proveniva a mio avviso dal gran numero di stati indipendenti , ciascuno de' quali aveva una città capitale , in cui concentrandosi la forza e la ricchezza del piccolo stalo , ivi facean sorgere edilizi pubblici , arti , commercio , c » quindi opere di lusso , e scienze : donde i maggiori comodi , la facile educazione della prole , c la massima popolazione. Tutto però decadde dopo che la superba Roma in se concentrò le ricchezze dell' universo. Le nostre coutrade , ridotte prima a municipi , di poi a colonie , finalmente a provincie , discapitarono nelle ricchezze , e le arti languirono o corsero a Roma. Pure si mantennero in mediocre stalo , se vogliamo argomentarlo da monumenti di romana costruzione che disottcrriamo ,
   3