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Misi.
Ma di tutte le cause di spopolamento la più terribile fu quella delle lisaje. Dobbiamo ai Duchi d' Atri 1' immensa propagazione di esse. Riputate in què' tempi loro dritto feudale le acque de' fiumi , le concedevano per P inalfiamento -, mediante la retribuzione del quinto del raccolto , oltre il grand' utile che ritraevano dalle loro vaste tenute addette al riso. Costruirono molti canali , e la dilatazione della cultura fu in proporzione del grandissimo vantaggio ; poiché dissi mulàr non bisogna che oltre la doppia rendita che dava un terreno a riso pel valore di taf genere , ubertosissima era la successiva ricolta del grano. Non vegetando però il riso che in una palude artefatta, in cui P acqua tenuta a circa un palmo di altezza non poteva non riscaldarsi e fermentare , cagionando la inai', aria , ne. derivavano febbri intermittenti o putride , più o meno malighe , che decimavano ogni anno i poveri abitanti delle; vicine contrade, lasciando ai superstiti una languida esistenza ed un colore gialliccio; Dopo P estinzione della' casa di Atri , ricaduti i feudi alla Real Corona , continuò il mal augurato sistema , finché illuminato il provvido Sovrano , prima ristrinse -, indi abolì la disastrosa cultura. Da quell' epoca tornò ai volti il naturai colorito ne' paesi soggetti alla mal' a-lia , ed il popolo si h ivi duplicato o triplicato.
Si tentò nel 1828 d'introdurre il riso ci-