Stai consultando: 'Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore ',

   

Pagina (25/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (25/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nesc , die difesi secco , perchè credesi che vegeti con semplici inaflìamenti. I nostri coltivatori lo accolsero con entusiasmo. Cominciarono ad usare un adacquamento discreto , ma ben presto si avvidero che nelle nostre terre , forse perchè argillose , non altrimenti prosperava che colla continua stagnatone. Tanto bastò perchè si tenesse sott' acqua .senza intermissione , non ostante gli ordini e le minacce delle autorità ; e le malaUe ricomparvero. Quindi fa forza proscriverlo. \
   Tribunale della Grascia.
   Senaa rimontare più indietroconsidero questo iraprovido stabilimento dal governo vi-ceregnale sino al cadere del secolo scorso , allorché fu soppresso. Durò dunque per tutto quel tempo , in cui le altre nazioni più avanr zarono nelle arti produttive , nel commercio t e quindi nella ricchezza e nel lusso. Se si scorre 1' Italia , e molto più la Francia e 1' Inghilterra , si troveranno pochi edilizi , poche strade , poche manifatture che non sieno sorte nel citato periodo. Ma mentre altrove si progrediva tanto in meglio, era a noi interdetto di scuotere 1' estrema miseria. E qual' era la nostra risorsa con cui pagare i tributi , comprare i generi esteri , e migliorare le abitazioni ? Certamente 1' aumentare 1' agricoltura e la pastorizia , e soddisfatto il nostro bisogno , venderne i prodotti superanti agli stranieri. Or