vicino Monlorio spiccarsi un ramo per Interam-nia , ed altro dovè proseguire lungo la sinistra sponda del Vomano , clie certamente passava sotto Guardia per essersi quivi trovato anni sono un' iscrizione su bronzo di una via nominala Raussa. Or che far di medio che
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ripristinare quanto eseguirono i llomani ? Non è peiò solo quella la traccia da potersi seguire. La gola del Fucino è più comoda , ed al presente più frequentata. Quindi da Toltea in là, polendo prendersi 1' una o 1' altra direzione , io credo preferibile la prima perchè meno algente , e praticabile anche nel grande inverno. Si potrebbe ancora giungere a Tottca o da Teramo a direltura per Valle S. Giovanni , o per Molitorio risalendo con bene sviluppati serpeggiamenti il colle della Spiaggia. Giunta però la strada al villaggio S. Giorgio dovrebbe al suo mezzogiorno cominciare a scendere , e per dolci pendenze meridionali pervenire a Crognaleto , posto in un ripiano alla metà della terribile costa della tibia. Di là , con larga rampa prolungata verso Valle vaccaia , calare al faune Zincano , da cui passando pel Cer-varo , e seguendo 1' attuale sentiero , salire con qualche comoda giravolta ad Alvi e Tot-tea. Il primo andamento lungo le ripe del Vo-
sotio molli ruderi , chiamato Piò di-Fann , da dove ripassasse sulla sinistra sponda nelle vicinanze di Senarica , di nuovo alla destra riva pel ponte di cui veggonsi le reliquie nel sito ove il Vomano accoglie il Fucino, e sino all'alir» ponte circa un miglio al mezzogiorno di Toltea, c poi sempre per la sinistra sino .;! piano di Porcinaro.