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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   . 57 ,
   roni , ristrette da vicini. Or ecco il mio debole avviso , e sia pur preso per sogno.
   Tutte le strade pubbliche, eccetto le Regie e le provinciali , debbono essere accomodate dai rispettivi comuni. E con quali mezzi ? Forse con tasse ? No , vanno queste economizzate : bensì con qualche riseca sulla cassa comunale , e pel resto con opere gratuite. E non son desse equivalenti a tasse ? Sì in teorìa , io rispondo , non già in pratica. Se chiedete ad un agricoltore sei giorni all' anno , uno al mese , esclusi quelli delle maggiori faccende agrarie , egli si presterà per le strade di cui sente il bisogno ; ma griderà se gì' imporrete , non dico dodici carlini equivalenti a sei giornate , ma anche la metà di tal somma : c realmente può ogni povero non mendico dare un giorno al mese ; ma spesso e nella fisica impotenza di radunar sci carlini in un anno. Grande verità sconosciuta a molti economisti da tavolino , che formano i loro progetti non visitando , non osservando , non imparando , ma unicamente, divorando gli stranieri progettisti. D' altronde è massima che ognuno , più volentieri del denaro, dona i prodotti che deve smaltire : ed i prodotti del popolo son le fatiche. E le darà volentieri , e non muoverà la minima lagnanza , purché vegga una scrupolosa imparzialità , che si otterrà quando a tale contribuzione di opere tutti sieno sottoposti ricchi c poveri , preti e magistrati , uomini e donne dagli anni i5 ai 60 , poiché per tutti e il