Stai consultando: 'Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore ',

   

Pagina (62/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (62/144)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   6i
   le piogge e le nevi , ma basta un giorno di bel tempo per asciugarne il centro , se è ben rilevato : e certamente vi si cammina di giorno e di notte senza il pericolo di una fogna che ingoi le vetture , o di un burrone che le rovesci. Costruite una volta han bisogno di manutenzione , non altrimenti che le strade consolari. Occorre a misura del bisogno ripulire i cavati, e rifonder^ terra nel mezzo onde mantenervi una forte gibbosità , unica salvezza di tali opere. Pochi uomini con zappe e pale dovrebbonsi annualmente impiegare , particolarmente se non siavi molto traffico di carri carichi senza misura , che consumano ogni sorta di strati. I comuni potrebbero obbligare i proprietari contigui a tener ripuliti gli scoli laterali. Col tratto di tempo, crescendo la ricchezza , possono andarsi coprendo di lapillo , cominciando dai contorni de' paesi.
   L' essenziale di tali nuove strade consiste nel tracciarle esenti da forti pendenze , da ridursi tutte al 5 per 100 , senza oltrepassar mai il 7. Per conseguire tale principalissimo oggetto sarebbe necessario che un sovrano decreto autorizzasse 1' occupazione del terreno de privati , salva a costoro 1' indennità. La mancanza di tale facoltà ha impedito 1' accomodo di molti tratti, che lo zelo di parecchi Sindaci avrebbe promosso. La stessa legge dovrebbe prescrivere le regole per la manutenzione de' pubblici sentieri , per lo scolo delle acque , per 1' indennità de' possessori dei fondi dauueg-