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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sola ragione clic la vicina immensa capitale tutto paga e consuma. Ed il paesano di Calvi, di Fondi , di Sessa dovrà caratterizzarsi per pigro ed ignorante , sol perchè abita immensi campi lontani da città popolose , e gli mancano i mezzi e lo stimolo per far meglio ? Vediamone altro esempio.
   Tutti parlano con entusiasmo della ridente prosperità della Terra di Bari , de' molti-plici suoi prodotti , e ne danno per ragione la civilizzazione de' suoi abitanti , e con ciò scambiano la causa coli' effetto ; giacché la civiltà viene dalla ricchezza , e questa da varie circostanze riunite. Secondo me la floridezza di quella provincia proviene dal contenere molle città ricche per pesca e per commercio , consumatrici vantaggiose de' fondiari prodotti. Esamineremo in prosieguo perchè simili città non sieno nella nostra provincia. Qui contentiamoci di stabilire che la prosperità agricola è in ragione della vicinanza di cospicue città. L' economista Say ha riconosciuto per la Francia la stessa teoria , asserendo che a molti dipartimenti poco floridi non manca che una ricca capitale. Aggiungo che i nostri encomiatori del Barese , dopo aver accagionato i miseri abitanti della Daunia e gli antecedenti governi dello squallore di quelle vastissime pianure , senza rimontar mai alle vere cause , credono provare le loro diatribe col citare le floride vigne ed i giardini che circondano Foggia , Cerignola ec. risaltanti come altrettante