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Oasis nel deserto. Ricostruite , potrebbe lor dirsi , tante città quante ne aveva quella regione prima della seconda guerra punica , e le Oasis moltiplicandosi , faranno scomparire il deserto. Se ciò non può farsi che con secoli , bisognerà attender per secoli la floridezza del tavoliere , che che si dica o si faccia. Al contrario i nostri scrittori , sempre scambiando le cause cogli effetti , credono che 1' imperfezione dell' arte nutrice sia la causa del non aver noi cento floride città , che una volta conta valisi nel Regno ; mentre 1' argomento va piantato in ordine inverso così : noi non abbiamo cento città ricche per centralità , per commercio e per arti ; dunque non possiamo avere diligente generale coltivazione. E non si possono crear prodotti per mandarli all' estero ? E questo un altro inganno de' nostri pensatori , anche sommi. Non altro si sogna che vedere tutte le nostre strade ingombre di cereali , ti' olio , di vino , di seta ec. avviati ai nostri porti , ed ivi imbarcarsi per esteri paesi , clic dovrebbero comprarli a pronti contanti , o con vantaggiosi cambi. Sì , io dico , noi possiamo riempiere i nostri empori ed i nostri bastimenti di molte derrate , ma non possiamo costringere gli stranieri a comprarle. Ed allora cosa addiverrebbe un' industria agraria fondata sull' esportazione che fallisse? Può dirsi che già siamo in questo caso , se si osserva il prezzo de' cereali caduto al di sotto delia spesa di produzione. Contuttociò ci si ripete migliorate , au-
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