6?
finché i feudali disastri e le civili discordie più o meno le rovinarono. Non avevano mancato le nostre piccole città di procurare il proprio aumento , invitando ed accogliendo i vicini feudatari : ma furono anche in ciò sfortunate. Penne' potè far di più. Teramo, Atri, Campii , Civitella non giunsero a riunire che pochi feudi , più per compre che per volontarie aggregazioni. Molti altri castelli non avevano particolari signori , per essere della Chiesa Aprutina. 'Tutto il resto del primo distretto , compreso Atri , fu assorbito dalla colossale famiglia d' Acquaviva ; laddove molti baroni del secondo distrétto andarono a risedere in Chicti in Napoli ed altrove. Mancò dunque alla nostra provincia il vantaggio di riunire rielle varie città i ricchi signori, che formarono e formano il lustro e 1' utile delle altre d' Italia , e con essi il più fòrte stimolo all' agricoltura ed alle arti^ E persuadiamoci che senza ricchezza non vi é florida culturaj Verità da non potersi mai ripetere abbastanza , perchè non intesa da gran numero di dotti , i quali si spaziano in aerei progetti di accademie , di scuole , di prediche per 1' estirpamento di voluti pregiudizi. Credono costoro the la prosperità agricola dipenda dal semplice coltivatore ; mentre 1' udizio di costui non consiste che nel faticare onestamente ed assiduamente. Tutta la parte speculativa spetta al proprietario. A lui incumbe fabbricar edilizi , livellar paludi , aprir canali , arginar liumi , incatenar burroni , espurgar pietre ,