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comprar animali , anticipare spese di ogni sorta. Or per ciò fare occorre che il padrone risegga ben vicino a' suoi fondi , onde gli sorga 1' impegno di migliorarli , e che ne abbia i mezzi. Ecco perchè i contorni di Napoli , di Firenze, di Genova, di Torino, di Bologna ec. sono ripieni di giardini , di orti , di vigne e di quunt' altro forma la raffinata cultura. In tali metropoli magistrati , mercanti , generali , baroni di prilli' ordine rigurgitano di denaro. Ciascuno vuole una villa , ed ivi ogni sorta di ricercale produzioni , ogni maniera di abbellimento e di eleganza. Alcuni , vedendo o descrivendo simili. raffinatezze , esclamano ; che civilizzazione! mentre dovrebbero dire : clic denaro ! Dunque se la nostra agricoltura non è quale potrebb' essere , è quale può essere. Non manchiamo nò di volontà , nè di speculazione , uè di sufficienti pratiche cognizioni. Contuttociò passo ad esaminare quel che potrebbe farsi di meglio nello stato attuale , il migliore certamente dalla decadenza dell' impero Romano sin oggi , ne' vari rami dell' industria campestre.
Cereali.
Grande è la premura con cui si coltivano, sino a recar danno ai boschi ed ai pascoli , che sono stati da per lutto ristretti. Suggerisco ai possidenti di ben calcolare i loro veri interessi , col lasciare una certa quantità di terra a pastura, ed aumentare i prati artificiali, de'