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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   a granone , 1' altra a legumi e fieni alternativamente. Il granone sia assai diradato e più sarà raro , più farà grosse spighe, e meno depaupera il terreno. Si va introducendo una varietà di esso , detto nano , che avendo tutte le parti più minute , meno sfrutta il campo , ed ha il vantaggio di maturar più presto.
   Ho detto che 1' avvicendamento può convenire ai terreni nudi , sterili e sforniti di concimi. Se se ne vuole ecco un metodo adottato sui fondi più magri di mia famiglia , ritenuti prima per inutili. Si divide il podere in cinque parti. Nella prima , dopo lavorata debitamente , si semina grano , ed al di sopra la cedrangola ( crocette ) : nel secondo anno questa si falcia in fiore per fieno di prima qualità : nel terzo si lascia bollire il seme , e si ha 1' utile di questo , ed un fieno secondario : nel quarto si destina al pascolo , o si falcia fresco in primavera , e subito si dissoda il terreno e vi si semina panico per foraggio o per frutto : nel quinto vi si semina veccia o altro legume : nel sesto , ricominciando la rotazione , di nuovo grano e cedrangola. Così operando , in ciascuna porzione si hanno in cinque anni una raccolta ubertosa di grano , una di legumi , una di foraggi freschi , e due di fieno. Coli' indicato metodo non vi sono terre inutili.
   Si grida e si ripete come per forza di eco che i nostri agricoltori manchino d' istruzione , ed alla pretesa ignoranza si ama attribuire la poca floridezza delle campagne. Posso assicura-