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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   buoni per condimento , gli ultimi sono preferibili per ardere , e pei saponi , e formano la massa degli oli in commercio, essendo minimo il consumo delle mense in paragone di quello de' lumi , e delle manifatture , seuza conlare che i poveri ed i montagnuoli amano 1' olio piccante. Le sanse dell' uliva sono un buon nutrimento per le pecore. Generalmente però si adoperano a riscaldare i l'orni ed a cuocer mattoni. L' acqua, che sorte del frutto ncll' atto della macina , è creduta nocevole alle piante ed urente. Espressamente 1' ho fatta spargere in un prato , e nessun' erba ha cambiato colore. Va anzi raccolta in apposita fossa , dove lascia filtrandosi , un ottimo concime.
   Sarebbe desiderabile che qualche ricco proprietario della nostra provincia facesse costruire un trappcto secondo vari nuovi metodi annunziati da' giornali, che risparmiano tempo e mano d' opera. Non avendone veduto alcuno in attività, nulla posso aggiungere intorno ad essi.
   piti e vino.
   La vite è antichissima nella provincia. I Romani stimavano i vini Preluziani. Da per tutto sino ad un secolo addietro coltivavasi bassa a vigna , sostenuta da canne. Si cominciò di poi , particolarmente nel primo distretto , a piantarla a filoni affidala all' oppio ( Jcer campestre ) , preferibile di molto all' olmo < ed ai pioppo usati in altre contrade; perchè il