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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   contentano del vino usuale. Contro perù di quel che dico , a contento de' nostri censori , sorge in Città S. Angelo una società enologica di distinti proprietari , che ha risoluto di operare in grande , e dare più specie di vini prelibali , colorati e robusti , bianchi e leggieri. Già ha un gran deposito in Napoli , oltre de' piccoli in provincia. Possano i noli pregiudizi di quella metropoli pel vino forestiere esser vinti dall' amor di patria , da indurre quo' signori a preferire la reale bontà all' illusione di un cartello ; giacche i detti vini , fabbricali col presidio delle nuove scoperte , e delle migliori pratiche europee, hanno tulli i pregi del gusto e' della chiarezza. Città S. Angelo , situata in elevata collina marittima , offre una delle migliori situazioni per vigne.
   Siccome è vario il clima della provincia , cosi vario' è il grado di dolcezza delle uve. Negli autunni caldi ed asciutti il mosto di vigne di Silvi , di Castellamare e di alili paesi, misurato appena premuto , giunge a 3o gradi del gleuco-enometro del P. Onorati , e quello di arbusti dai 22 a 27 , secondo il terreno e 1' esposizione. Nelle stagioni piovose i gradi diminuiscono. Or se la parte zuccherosa dell' uva indica la qualità del vino ; ove quella manchi, bisogna supplirla con altro zuccaro eterogeneo , 0 diminuire la pai te ^acquosa. Quindi , anche prima della chimica , l esperienza dettava ai nostri maggiori fin dal tempo della Romana repubblica di far evaporare al fuoco la so ver-