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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   necessario aprir tlei cauteri a quei tumori , facendovi cioè dei cavi , sin che si trovi la scaturigine , e possa questa guidarsi allo scoperto. Quando il taglio riuscisse molto profondo , bisogna ricoprirlo , formandovi prima una fogna o sia un acquidoso composto d' una lila di pietre a secco per ciascun lato , e di altra al di sopra , riempiendo il resto prima di pietrame , poscia di terra. Ma ciò non farassi mai in terreni inculti. Finalmente se il terreno precipila pel rodimento di un fosso o torrente , clic ne distrugga e trasporti la base, e ne cagioni la caduta ( ed è questa la causa più ovvia delle frane ) ; allora ogni rimedio è vano , se non si fortiikhi il piede con palaGtte laterali e con piantagioni , e se non si trattenga 1' impelo delle piene con catene perpendicolari , fatte o con muri , se sodo il fondo , o con grossi e lunglii tronchi di querce posti a perpendicolo della corrente , sostenuti da saet-toni sottocorrente , e riempili di sopra da pali e pietre : coli' essenziale avvertenza di situare in modo i tronchi che presentino un forte concavo nel mezzo , ove deve scorrere il rivo. Che se questo devia ad un de' lati ; la catena è smottata o rendula inutile. In oltre la proibizione di coltivare le terre in pendio impedisce di ridurle a prato artificiale di cedrangola, cui si addicono già felicemente nella massima parte fra noi.
   In un paese popolato di uomini e di armenti non è diRicile piantare un bosco , ma