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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   clero alcune commessioni di porcellane , mentre intieri bastimenti di crelaglie comuni furono gittati in Francia. Quando si volessero proteggere efficacemente le nostre faenze , bisognerebbe ottenere il permesso d' introdnrle nello stato Romano con discreto dazio , poiché di presente vi sono gravate del doppio o triplo dell' intrinseco valore. Grande incoraggiamento riceverebbero i Castelli dalla ripristinazione della via Raussa , qualora si portasse pei punti , altronde raccomandali dalle posizioni naturali : dal ponte esistente presso Montorio per le pianure di Leognano , JBasciano e Penna-S.Andrea: indi di Forcella , di Castelbasso , di Guardia e di Montepagano , fino alla strada Regia ed al mare. Non occorrerebbero che due ponti , uno sul Maone, presso il quale dovrebbe spiccarsi una traversa per Castelli, 1' altro sul Vo-mano nel molto adatto sito , ov' erasi teste tenuta una scafa. Ne meno proficuo ad essi riuscirebbe il ristabilimento del braccio della Raussa da Montorio a Teramo.
   In Teramo ed .in Campii fiorivano nel secolo XVI , e nel XVII la manifattura de' panni-lana , ed i fabbricanti fornivano spesso grosse somme ai rispettivi comuni per urgenti bisogni. Nessuno ha mai ricercata la causa dello scadimento , e quindi della cessazione di tale industria. Secondo me deve attribuirsi al sistema dogauale prevaluto sotto i viceré , inteso a favorire le estere produzioni., Ora in Teramo ed in Penne sono embrioni di fabbri-