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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   possibile alla nostra mediocrità. Solo aggiungo che Vincenzo Angelini di Teramo col suo solo naturale talento e senza maestro ha fatto tal lavoro in cisellatura da meritargli la medaglia di argento, e che furono lodali nell'esposizione ultima e ritrovati di buona tempra i bistorini e le lancette di Mariano Lauro.
   Abbiamo tuttora a desiderare una vetriera per vetri comuni e lastre ordinarie , una rannera oltre quella che esiste in Chiarino , e qualche ferriera.
   ART. TII.
   MARINERIA.
   E doloroso vedere in una spiaggia di 3o miglia non più di 12 barche 0 trahaccoli,, c 18 a 20 battelli ; mentre nella limitrofa Marca , lungo un lido di 4° miglia , da S. Benedetto a Sirolo si contano 200 barche 0 trabac-coli , oltre i battelli. Ho notato altrove le cause della nostra miseria nautica. Qui aggiungo clie la saviissima legge di navigazione , tutta intesa a favorire la costruzione de' bastimenti nazionali , per una locale combinazione , è riuscita a noi infruttuosa ed in parte di danno. Il dritto di tonnellaggio imposto avvedutamente sulle barche estere impedisce ai marinari dello stato Romano di approdare , vendere il pesce , e provvedersi di viveri , come prima facevano. Ciò avrebbe dovuto incitare i nostri a