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così saggio come il sig. Rotondo li a potuto inserire nella sua giudiziosissima opera un tratto di certo Melon , il quale caratterizza » il me-» stiere di mendicare scuola di latroneci i , alla » quale nuli' altro manca se non un capo , si » moltiplica e si perpetua di padre in figlio , » quasi a titolo di successione , perciocché i » mendicanti succedonsi veramente gli uni agli » altri in alcuni fissali posti di una raccolta di » limosina più abbondante ». Che un Francese abbia scritto così , ciò è una prova di quali; lo ho detto. Ma che un uomo sensato applichi al Regno, delle Sicilie simili esagerazioni , ciò non deve attribuirsi che a quella venerazione di quanto vien da Francia , la quale impone ai letterati come alle modiste. Nella nostra provincia non vi è esempio che un mendico sia figlio di un mendico , nè che abbia un poslo ; tutt' al più ciò avvenir poteva in Napoli trent' anni addietro.
Si crede da taluno che la civilizzazione abbia aumentata la liberalità, e questa i mendicanti ,;e teruesi che si soccorrano non solo gli storpi e i ciechi , ma anche gli oziosi ed infingardi. Sono assai buoni cotestoro se ci credono tanto generosi da largheggiare non solo cogl' impotenti , ma cogli scioperati ancora. E chi vi ha che prima di soprapporre la sua mano a quella stesa dall' accattone non lo squadri a beli' agio , e non lo mandi in pace se noi ravvisi da qualche malanno colpito ? Che la civiltà abbia , insieme colla sensibilità au*