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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi
Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419
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Distruggere conveniva non gli abusi soliamo di un lungo governo viceregnale , ma gli abusi di più lunga influenza di certe opinioni dominanti , le quali della pulita delle natie fonti par che intorbidata avessero la limpidezza. La presenza del Sovrano rialzò la nobiltà a quella generosità di pensieri che costituir dee le sue non equivoche prerogative. Il Concordato con Benedetto XIV. ristabilì la pace nelle coscienze. E il governo intanto con passi vigorosi s' innollrava per tutte le vie del miglioramento alla ristaurazione dell' intero corpo sociale .
Ma tante buone istituzioni, non rimasero per nulla ecclissate con la partenza di Carlo, il quale andò a dominare le Spagne e le Indie. Ferdinando IV. era il figlio non degenere dell'immortale Carlo HI. e nelle sue vene circolava del pari il nobil sangue di un tanto magnanimo Sovrano; per cui si viddero progredire ed aumentare quelle istituzioni , da cui dipendeva la floridezza dello Stalo ed il benessere generale.
Ferdinando creò l'accademia delle scienze: abolì molti abusi del foro: riformò con principii umani e filosofici la pratica criminale: aprì delle strade nel Regno: migliorò notabilmente la marina reale ( ove si distinsero abilissimi uffiziali ): fondò scuole normali: stabilì il Tribunale dell'Ammiragliato e Consolalo: riaitò i porti di Miseno , Baja e Brindisi : rese consentanea alla regia potestà la giurisdizione ecclesiastica: stabilì i Sinodi Diocesani : eseguì la totale distruzione dei Pedaggi : tolse per sempre 1' arrcndamento del tabacco, ed introdusse 1' utilissimo sistema delle censuazioni.
I trattati col Re di Marrocco, la convenzione col Re di Torino, e l'alleanza colla Russia facevano liberamente sventolare la bandiera Napoletana non solo sul Mediterraneo , ma ancora sull'Oceano, e sul Baltico; e disposizioni di tal natura presentarono presto i più felici risul-tamenti.
In fatti il commercio fioriva in modo da formarsi in Napoli una borsa, in cui i negozianti, gli assicuratori ed i banchieri potessero discutere i loro interessi . 11 credilo pubblico trovavasi nella massima fiducia. I sette Banchi di Napoli erano tanti depositi pei particolari. L' abbondanza era generale: tre grandi depositi a Napoli, a Manfredonia ca in Cotrone servivano per 1' cstrarcgnazione de'cereali superflui , e 5oo Monti Fruuientarii erano stati