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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi
Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419
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troppo ia perfezione del popolo , non potevano nè promuoverla né formarla ? . . Ma dove mi trasporto! Senza rivoluzione, senza sangue e senza umiliazioni questo paese sarebbe giunto alla prosperità se continuato avesse quel progresso gradualo, ma certo., che si faceva prima del 1794 . Pur troppo e vera questa mia assertiva se ricordando quelle prime istituzioni che facevano prosperare questo Regno, si analizzano colle sublimi massime dei più grandi legislatori e nel crocciuolo dell'esperienza.
Dopo le determinazioni del congresso di Vienna una legge fondamentale, riunì i Reali dominj al di quà e al di là del faro in una sola monarchia sotto il nome di Regno delle due Sicilie. 11 Re assunse il titolo di Ferdinando I.° ed incominciò di bel nuovo a spargere i tratti della sua sovrana munificenza . Egli regolò la successione della corona secondo la legge dell'augusto Carlo 111 ; (1) istituì una Cancelleria generale preseduta da un Segretario di Stato Ministro Cancelliere, stabilì in essa un Supremo Consiglio di Cancelleria; (2) confermò i privilegii de Siciliani , cambiandone 1' osservanza coli' unità delle istituzioni politiche stabilite per hase del Regno delle due Sicilie ; prescrisse le formolo per la promulgazione delle leggi e dei decreti ; determinò 1' uniforme configurazione degli stemmi e dei sigilli Reali ; rivestì di titoli corrispondenti tutti i Princìpi della famiglia Reale; formò il Consiglio di Stato; distribuì gli affari del Governo nelle va-
(1) Nel Regno delle due Sicilie il governo come Amministrazione suprema dello Stalo e nelle mani di un solo. Quindi i poteri di qualunque natura essi sieno riseggono esclusivamente nelle mani del Re . Egli qual capo de' popoli , dalla diTina provvidenza alle sue cure affidati ; egli con l'attività che esige 1'Ammirtistrazione dell'intero corpo sociale , e qual padre comune regola e dirige i destini de' suoi figli — Un tal potere presso di noi è ereditario nella Real famiglia del Principe , secondo 1' ordine di successione determinato daLle nostre leggi. Questa trasmessionc del potere per mezzo del sangue è la più sicura garcntia per la pubblica tranquillità ; 1' ordine non è perturbalo in ciascuna morte , e lo Stato non è soggetto a quelle crisi politiche, a quelli strazii ed a quei rovesci che scuotono le fondamenta del Irono — In caso di minorità la legge dot pari regola la Reggenza ed i suoi poteri .
(u) Presentemente le attribuzioni del Segretario di Stato Ministro Cancelliere sono annesse alla carica di Presidente del Consiglio de' Ministri; e quelle del Supremo Consiglio di Cancelleria sono incardinate alla Consulta generale del Regno .