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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   li Banco delle due Sicilie faceva egualmente il ler vizio del Tesoro pubblico, della Tesoreria e della Cassa Reale delle rendite e di quella di ammortizzazione che risedevano in Napoli . Seguitò questo Banco, secondo l'antico sistema, a ricevere tutte le somme che i particolari vi versavano . La cassa però clic tali operazioni eseguiva era separata da quella che faceva tutto il resto del servizio per conto del Governo ¦
   I depositi de' particolari eran fiduciati come anticamente con carte di cognizioni ili credito trasferibili all'infinito per mezzo di una girata, e pagabili a vista con la quietanza dell'ultimo possessore.
   Le fedi di credilo faccan fede in giudizio e prova autentica di pagamenti pe' quali erano stali impiegate; non però per islabilire pagamenti anteriori che mai avesscr potuto essere enunciati nelle girate, eccetto il caso che lai pagamenti non fossero stati c/Tcttivamente falli per mezzo di altre ledi o polizze. Come del pari le fedi di credilo non potevano più servir di prova per quelle convenzioni le quali esigendo il consenso delle due parli , non potessero per loro natura venir altrimenti confermale se non in vigore di contratti sinallagmatici.
   Oltre ai servigi sopra indicati, il Banco delle due Sicilie venne autorizzato a ricevere per mezzo di semplici carte di ricognizione tuli'i depositi volontari de'fondi che i particolari avesscr voluto depositarvi , ed a bonificarne l'interesse . Tai fondi così depositali venivan restituiti ai proprietari unitamente agi' interessi che loro clan dovuti , dieci giorni dopo fattane la dimanda .
   I iòndi volontariamente versati o depositati nel Banco esser non poteano sequestrali .
   Poteva inoltre il Banco far de' prestiti sopra pegni o effetti di commercio solloscrilti da Ire negozianti o banchieri di sperimentata solvibilità, ina per una dilazione non maggiore di sei mesi .
   L' amministrazione del Banco delle due Sicilie era affici ala a dodici Governatori, de'quali alraen .sci e «or d vcano scolli fra i negozianti più conosciuti.
   Un' ultima innovazione subi finalmente il Banco col decreto del dì 11 febbrajo 1814. L'amministrazione delle proprietà assegnategli in dotazione, i cui fondi e le cui rendite guarentir doveano i suoi impegni e l'estensione dello sue operazioni , venne con quel decreto trasferita ni hi Ca va 'li Ammortizzazi(ine.