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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i o8
   nata dalle leggi severe fatta nel i5f>6 dalla Dieta d' Augusta , 7iel 1570 da quella di Spira , nel i588 dalle capitolazioni dell' imperatore Mattia , e da moltissime altra che le seguirono , di tal che quella moneta dir si potea tuttavia l ilcm et despeclam. E Napoli provincia i disordini seguiva dei quali in que' tempi la metropoli , comunque in metalli preziosi ricchissima , non erasi ancor sceverata !
   Conseguenza necessaria esser ne dovea che gli stranieri pagavano ciò che dovevano con la cattiva moneta , e si facevano pagare ciò che vendevano con la buona . Questo però era naturale che accadesse , ma da tali errori i governi assai tardi si son corretti , e quasi in questi ultimi tempi .
   Lo stile del governo di alterare le monete fu. imitato da' sudditi che le tosavano , e queste frequenti alterazioni produssero grandissimo sconcerto nella circolazione. Sotto Filippo II si dovè pensare a ritirare le monete tosale , con doppio aggravio de' popoli.
   Nel Regno di Filippo III , il duca di Ossuna batlè il cinque carlini , il quindici grana , ed in appresso sotto il governo del duca Borgia si batte il 6ellc grana e mezzo .
   Ne'tumulti popolari del 1648, dal duca di Guisa si coniò una moneta di quindici grana .
   Sotto Filippo IV si coniarono il cinque carlini , il tari ed il carlino, perchè le vecchie monete si rifiuta va no.
   Effetti delle cattive monete erano la penuria de' viveri , e la perdita del commercio . Nel governo del duca di Alba , si prese il duro espediente di privare i creditori de' Banchi del terzo : un terzo fu dato di moneta nuova , e per 1' altro terzo fu assegnalo il frutto della nuova gabella , per tale oggetto imposta del ducalo a botte. Questo barbaro espediente produsse che infinite famiglie rimasero impoverite e desolate.
   Quando Carlo II fu acclamato Re_, si batterono i carlini dal suo nome . Le monete continuavano nel loro cattivo slato. Noi troviamo però nella prammatica 2g de monetis , che il viceré di Aragona parla del carlino come di moneta falsa introdotta in quel tempo con 1' impronta da una parte de'tre gigli, e dall'altra di una donna, e fulmina la pena del bando dalla Città e dal Regno e la multa di ducati ic» centra chi le ricevesse, — Ve ro è che varj carlini vennero sotto il regno di Carlo II