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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   do sempre , come i Tartari', non ci ano mai in istato di formare quei slabili abituri , c quei comodi rurali, clic al benessere de' loro armenti si conveniva.
   Era questo lo stato delle cose del Tavoliere r.el 1788 allorché si trailo nel Supremo Consiglio delle Fiianze , se invece dell'affilio annuale del Tavoliere di Pug.ia col metodo della profcssazionc, fosse slato conveniente oi stabilire 1111 affino sessennale col metodo ordinario dello pubbliche subaste, per indi da qucsla prima operazione potersi passare a quella più ulile , c più grande della ripartizione di tulle le terre clic lo stesso Tavoliere compongono in perpetua enfiteusi. Allora fu clic molti vaienti uomini estrinsecarono le loro idee . La real Segreteria delle Finanze fu inondata di progetti per la ccnsua-zionc . Vali di questi progetti lurono dati alle stampe , de' quali con isjiccialilà meritarono attenzione quello del Mg. Galanti clic va inserito udì' appendice del secondo volume della sua dotta descrizione delle Sicilie; parimenti quello del signor Targioni , inserito nei suoi saggi economici , pubblicali nel 1786 e dedicali al Sovrano Ferdinando . Oltre a questi progetti, dal signor de Domini-cis , magistrato di gran merito , che molto scrisse sul sistema della dogana di Foggia, e da un certo Patini molto prima si era proposto il sistema di censuazione del Tavoliere. Ma l'immortale Filangieri clic allora precedeva al Consiglio delle Finanze scrisse anch' egli quella sua dotta memoria, la quale venne sovranamente approvata o produsse quel famoso dispaccio sull'affitto sessennale.
   In forza di una tal Sovrana risoluzione fu eseguilo il partaggio delle terre, l'affitto ebbe luogo per un sessennio , ma non fu poi rinnovalo per le tante scissure allora insorte fra' locali, de'quali taluni pretendevano la censuazione, altri la vendita di quegli erbaggi.
   Ma finché non si fosse abbattuto il gran colosso della feudalità clic era presso di noi il vero sta/us in statu definito da politici, era ben giusto che si fosse mantenuto il sistema doganale del Tavoliere per controporre ufi inconveniente all' altro. Ecco la più gran remora che vi era alla censuazione o vendila del Tavoliere già progettata . L' immortale Carlo 111 cominciò egli il primo ad abbattere la feudalità , e questa operazione fu continuala dal suo augustissimo figlio con quella prudenza che si conviene nelle politiche novità ; intanto i tempi, divenne-