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   Marescialli, quali furono il Duca di Taranto, di Otranto di Reggio ec., e riserbati indi a disposizione di S. M. col decreto de' 17 giugno i8i5; come del pari i possessori de' beni do' cosi detti emigrati o confiscati furono obbligati a restituirgli agli antichi proprietarj.
   Nel 1817 fu abolita 1' amministrazione generale del registro c bollo col decreto de' 3o gennajo dello stesso anno . Con altro decreto della stessa data fu alla medesima conservata la gestione de'beni demaniali.
   Furono dichiarali beni di diretta proprietà dello stato;
   1. Gli allodiali;
   2. I devoluti;
   3.° 1 beni de' banchi, rimasti dopo 1' assegnazione fatta al Banco delle due Sicilie;
   4.0 1 beni residuali de' soppressi banchi;
   5.° I beni residuali del monte Borbonico;
   6.° I beni confiscati, o che in avvenire lo sarebbero legalmente.
   Rimasero sotto 1' amministrazione dello stato :
   1.° I beni clic innanzi la invasione dì questo Regno erano solto l'amministrazione della curia del Cappellano maggiore;
   2.u 1 benefizj di regio padronato c le abazie devolute;
   3.° I beni del Monte irumcntario , cioè dello mense arcivescovili , o vescovili, delle parrocchie, de'canonicati e de' benefizj vacanti ;
   4.0 Quelli de'monasteri c delle altre corporazioni soppresse dall' occupazione militare;
   5.° I beni donati e reintegrali allo slato.
   Restarono parimenti sotlo 1' amministrazione dello sialo :
   1° I beni dell' eredità giacenti;
   2.0 I beni vacami;
   3. 1 beni sequestrali ad istanza della Tesoreria generale o di altre Amministrazioni finanziere.
   Oltre de'beni di sopra indicati l'Amministrazione del registro e bollo ebbe 1' incarico di riscuotere le rendite de' boschi e degli altri prodotti dell'Amministrazione delle acque e foreste .
   Simile incarico le venne conferito per la percezione delle rendile spettanti alla real Cassa di Ammortizzazione , ed alla Direzione de' beni donali c reintegrati allo Slato .