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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi
Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419
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Io città su 1« quali ii estese la dominazione di lei , ed ognuna ebbe le sue tavole censuali, per proporzionarvi il tributo. E sebbene in Roma ai tempi di Vespasiano il censo non più l'osse in uso , pure nelle altre città venne conservato .
Nel nostro Regno il costume di descrivere in un volume tutti i beni , tanto delle università, e de'baroni , che delle chiese , e de' borghesi, allodiali e feudali, liberi ed oberati, risale alla fondazione della monarchia. Ordinò Ruggiero che uno se ne formasse nel quale le rendite e : pesi fossero annotati in massa , il quale si disse Brevici riunì, e minutamente poi in tanti volumi particolari, che si denominarono Defedarli: e con quelli proporzionalmente i servigj ordinari e straordinari si definivano.
Sotto Guglielmo I, nel tumulto di Palermo da' no-Lili suscitato , quei libri andarono in fiamme ; abbiamo però da Falcone, che un certo Matteo Notajo prendesse cura di presto rifarli . Del resto , che ciascuna università avesse sotto i Normanni e gli Svcvi le sue tavole censuali , per la ripartizione dello imposte , non è da affermarsi con sicurezza ; uè le nostre costituzioni , uè altri storici monumenti ne parlano .
Ma non è da dirsi altrettanto sotto gli Angioini. Carlo 11 ordinò, che in tutte le calendc di maggio avesser cura i giustizieri di far eseguire 1' apprezzo de' beni in ciascuna università, e che alla fine di agosto, secondo l'apprezzo fallo si procedesse alla tassa proporzionale , di ciascun cittadino . E lo stesso ripetè non solo per la ripartizione delle sovvenzioni generali, e di altri pubblici scrvi-zj ; ma anche per quelli che eran proprii delle università. Roberto inoltre ordinò a'giustizieri che per le collette stabilite dal Re, obbligassero tutte le università a formar dei libri , che chiamò quaderni, nei quali tutti i cittadini ed i loro beni venissero notati , e servissero di norma pelle contribuzioni di ognuno.
Finalmente Ferdinando I di Aragona , per render più facile la descrizione del censo, e me» soggetta ali frodi dei potenti, volle clic con l'autorità del magistrato locale per mezzo di sei deputati, da scegliersi nelle di verse classi della popolazione dell' amministrazione mu nicipale , tutte le persone ed i loro beni di qualunnin natura si fossero, dopo essere stati legittimamente valli l'ti , in due simili quinterni sì descrivessero . < 011 preci-