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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi
Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419
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agosto ifiog — l'cr 1 uniformità del lavoro , il decreto ne die i modelli ; per T esattezza e la regolarità, all' opera de' Controlori si aggiunse quella di una Commessione in ciascun comune, composta di cinque membri scelti
ne di un catasto provvisorio del Regno , duplice essendone la salu-lutarc veduta: quella cioè d'intermettere pure una volta le tante ordinazioni , volute dalle scelte eccezioni , dubbiezze , erronee interpretazioni , lavori imperfetti : 1' altra di raccòrrò in un corpo i tanti materiali sparsi e preparati clic segnano , ma ancora di lontano , Io scopo cui erano dirette le mire, a conseguire almeno lem porancamcnte un dato fisso, onde l'imponibile non fosse in una dannosa mutazione. 11 nome intanto di catasto provvisorio inferiva la idea di un bene avvenire, e seguiva 1' assuctudine nel possidente di somministrare allo stato una porzione destinata dalle sue dovizie territoriali. Un giusto ragionamento ci ha persuasi che il censo sotto qualunque forma , esatto o aberratilo debba rimontare all' epoche più remote , dacché le nazioni estinte , che ricavavano anche dai
fredii il tributo, non avrebbero potuto certamente ottenerlo, senza enumerazione , la designazione delle terre , senza valutarne i prodotti comunque. Senza punto fermarci a discussioni filosofiche su l'assunto, l'istoria ci addita chi: Romolo lassò tutti i cittadini dei-la nascente Roma pel contributo personale : che una quasi cgual prestazione esigeva Servio Tullio , che la imposta diretta era consagra ta nel dritto Romano con le formolo capitis et soli , clu: per tacere di tanti altri fatti , 1' egrgio Giureconsulto TJlpiano dà la norma la più distinta per la confezione del Censo, L. >t\-de Cens. Se apriamo le nostre prammatiche , ne osserveremo molte , che danno disposizioni , dilucidazioni , per la istaurazionc , c riordinamento ile' catasti dappresso il dritto romano c municipale , fino a che poscia 1' immortale memoria dell'augusto Carlo 111 nell'anno 17^0 ne fé occupare di proposito la Regia Camera della Sommaria , e si et fettuò il Calasto Generale , che se ridonda di errori è ben attribuibile ai tempi clic volgevano allora. Le basi dì quelle operazioni erano rivele c valutazioni, e con queste si ottennero quelle alte-,: risultanze che dar potevano le circostanze. 11 decreto intanto del y ottobre 1809 che dettò il piano per la formazione del catasto prov visorio', sanzionò le mutazioni, quando un fornici cambierehbi: di proprietario, in virtù di atti traslativi di dominio, permise il cambi.1-mento della rendita netta imponibile, allorché il Consiglio d'Intendenza pronuncicrebhe il discarico , accordò rilasci e mutazioni pei perdite accidentali c regolò infine varj alili csscnzialissiiui punti sul meccanismo, e l'andamento di questa importante operazione. In conclusione : la destinazione de'beni particolarmente nella loro qualifi cazione fu il primo elemento del novello sistema: sussegui la descrizione di essi , importante precipuamente la località e 1' estensione ¦ la valutazione fisso l'imponibile: il catasto provvisorio in fine rendè cerio ed invariabile per noi quanto ¦ 11 ipie-t. parie di pubblici economia ira anteceduto.