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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Da lai'epoca in poi gì' impieghi ucccssarii pei' la percezione delle diverse imposte si vendevano e l'incanto che faceasene si poggiava meno sul compenso de' soldi , i quali eran tenuissimi, che su di una tariffa di dritti e propine che si permetteva agi' impiegati di esigere per privato loro conto a peso del pubblico.
   Quindi la rendita dello stato si ridusse per la maggior parte in mano de' particolari , e 1J amministrazione ne fu lacerata e divisa in più di sessanta rami diversi per quanti erario gli arrcndamenti doganali ed altre particolari dipendenze. Ciascuno de' proprietarj dogi' impieghi comprali aveva inoltre una particolare e privata amministrazione per 1' esazione a proprio vantaggio. Non rimaneva al fisco che uno scheletro di percezione, ed una misera corrispondente giurisdizione. La Regia Camera della Sommaria avea la direzione di questo residuo di rendita , e gì' impiegali che la esigeano erano anche d' impiego comprato.
   Una tariffa formata quasi da consuetudini regolava la percezione sul valore de' generi , valore che più non corrispondea a' medesimi per essere stato designalo loro in tempi mollo remoti, e questo mclodo serbavasi perla estrazione , per la immissione , e per la circolazione interna per mare e per terra.
   1 dazj erano diversi nelle differenti provincie. Erano del pari diversi i pesi e le misure. Lo erano ancora le pro-
   tori. Di qui i nomi di assegnatali e consegnatari. A'primi si fece assegnamento di alcuni tributi da pagarsi loro dalle università. Ai secondi si consegnarono in solutum le rendite degli arrendameli ti. Talora però questi due nomi , si adoperano promiscuamente. Affinchè certi fossero i vettigali ristabilì li dopo la loro abolizione , con la prammatica 22 de vccligalibus se ne fece la numerazione , se ne stabili la forma di amministrazione , e si spedirono le istruzioni analoghe pei loro amministratori o governatori , e per la elezione ed uffizio del delegato. In seguito , e precisamente nel i683 il viceré Marchese del Carpio intraprese di abolirla ; ma per le spese della nuova moneta furono imposte invece grana i5 sopra ogni tomolo di sale. Per lo stesso titolo della rinnovazione della moneta fu aggravato il sale di altre grana i5 a lomolo nel 1G8G, e di altre 7 e mezzo a tomolo nel 1689. Queste tre imposte perpetue fecero la somma ili grana 37 e mezzo e ne fu venduta la rendita. La città di Napoli si appropriò sopra queste gabelle di tutto il Regno annui ducati io mila , per ruodo chc venne cosi a non contribuir nulla per la moneta .