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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   fisamente vera moderna instituzione (1). Nelle vedute di buon-govcrno clic ci presentò Senofonte nella Ciropcdia , ci dipinge il suo eroe come instilutorc di un corso pubblico organizzato per le cento venti provìncia dell' impero , per mezzo di corrieri a cavallo distribuiti in varie stazioni per la rapida comunicazione di giorno e di notte fra i vari governatori delle provincie e il centro del governo, li clic una simile instituzione fosse anche nel governo imperiale di Roma, appare e dagli storici e dal diritto Giustinianeo. E di vantaggio rilevar possiamo da Cassiodoro , che il servizio delle poste non era nel medio-evo abbandonato. Vero è che per lo sminuzzamento che poi successe de' grandi Stati , e mollo più per lo gelosie de' piccioli dinasti , le estese comunicazioni si videro interrotte ; ogni Stato si concentrò nelle relazioni Ira i propri confini ; e nella loro ristrettezza del servizio , delle poste non si sentì 1J imperioso bisogno . Che anzi tra di noi per la constituzione Statuimus abbiamo pruove positive che a' tempi di Federico 11 non avevamo poste. L' instiiuzione di esse si riferisce al Regno di Carlo V. Ed a quell' epoca infatti il corso pubblico ebbe un servizio regolare, ed i corrieri presero il nome di ordinarli perchè in giorni determinati prestavano la loro opera, rimanendo il nome di staffette a que'corrieri che per corsi straordinari s' inviavano. Nel Regno di Filippo il ebbe poi il suo incominciamento anche il servizio dei procacci.
   Per acquistare una certa idea sul servizio delle poste nell' epoca prossimamente alla sua prima instituzione gettiamo un rapido sguardo sul titolo delle nostre prammatiche de officio prcefecli cursorum.
   La prima del 18 settembre i55g pubblicata dal duca di Alcali» dà la norma che tener doveano i maestri di posta intorno all' amministrazione e all' esercizio del loro impiego.
   S' incarica la fedeltà e la sollecitudine nel ricevere
   (1) L' istituzione delle poste si deve a Ciro . Gibbon nella sua storia della decadenza dell' Impero Romano ci assicura clic i corrieri divennero i primi agenti della polizia ordinaria di quell' impero chiamandosi con metafora occhi del monarca . Questi sotto le dipendenze del maestro degli ojjì-J moltiplicati sino al numero di diecimila con estese attribuzioni si chiamarono agenles in rebus .