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   mata : quella di una sola amministrazione che riuniva i grandi stabilimenti di beneficenza della capitale in un sol corpo , fu riformata c divisa in sci particolari amministrazioni , composte ciascuna da un Soprintendente e da due Governatori. Fu restituito aJ confratelli il dritto di amministrare i patrimonj delle congregazioni , ma sotto la dipendenza de' Consigli : ed un simil dritto fu restituito agli ecclesiastici , ed alle persone contemplate da' testatori nella insliluzione di luoglii pii. In fine per non lasciarsi dubbiezza , su 1' adempimento delle opere di culto divino , fu prescritto 1' intervento dei deputati ecclesiastici nella reddizione de'conti morali, in conformità del concordalo del 1741.
   li quindi si ebbe in risullamenlo più speditezza negli affari , distribuiti con più esattezza i pubblici soccorsi , adempiute religiosamente le opere di cullo , ed amministrati con maggior l'edellà di dettaglio i fondi, ed i capitali di beneficenza.
   Per compiere interamente 1' opera si abbisognava di regole invariabili , le quali camminar facessero 1' amministrazione degli stabilimenti di beneficenza con passo uniforme e constante , c clie dall' altra parte chiudessero , per quanto è mai possibile 1' adito alla malizia , od alla oscitanza, cui gli uomini anche del miglior carattere, possono andar soggetti. Queste regole appunto furon date fin dal 1820. Prima però di esporre le dottrine che in queste regole comprendonsi secondo 1' ordine che la natura di esse comporta , crediamo di dover dare un cenno su lo stato de' principali stabilimenti della capitale , e de' soccorsi che da' medesimi si somministrano , come quelli che interessando la classe degli sventurati di tutti) il regno , reclamano più potentemente 1' attenzione del Governo ; ed a questo proposito noteremo clic i prim i-pali stabilimenti di beneficenza della capitale possono distribuirsi in tre classi ; comprende la prima quei clic son destinati a dare asilo c' projelli , agli orfani j a vecchi poveri ed agli sventurati; abbraccia la seconda quei che son destinati ad accogliere infermi poveri di qualunque natura ; e la terza in fine quei che son destinati ad offrire soccorsi a domicilio.