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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi
Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419
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Per effetto dunque della stessa legge ovvi presso di noi in ogni residenza di ciascun tribunale civile una camera di disciplina de' notaj , composta di membri scelti ira notaj stabiliti nel distretto del capoluogo della provincia. In Napoli ed in Palermo ciascuna camera è composta di dieci membri , c di sei nelle rimanenti provin-cie o valli. Uno di loro funziona da presidente , ed un altro da cancelliere.
Tutti sono nominali dal Re in seguilo di doppie liste formate dai tribunali suddetti; e vengono annualmente rinnovati per metà.
Le principali attribuzioni delle camere notariali consistono nel mantenere la disciplina fra i nolaj; noli'esercitare su di essi la censura , e noli' esaminare la probità ed idoneità degli aspiranti al notariato. Essa invigila del pari sull' archivio notariale , e conosce e pronunzia sulle tasse applicando a norma della legge le multe disciplinari.
il perchè erano esclusi da questo ceto gli uomini di vile condizione, i servi , i villani, ossiano gli uomini de' luoghi e terre feudali. Il loro ufficio che era perpetuo , consisteva in rogare pubbliche scritture , coli' autorità del giudice , diverso da quello clic in ciascun luogo era stabilito per la cognizione delle cause. — Sotto gli Angioini giunse a tanta stima il ceto de'notaj che si aggregavano fin'anche ai sedili di Napoli, e seguitavano non ostante ad esercitare l'uffizio di nolajo. — Sotto gli Aragonesi però non furono più quelli de' tempi de' Normanni , degli Svcvi e degli Angioini : anzi la loro corruzione , principiata già da tempo assai prima , si trovò al colmo a tempo di Ferdinando I d'Aragona , di maniera che colla prammatica che pubblicò nel i4/7 si espresse ili questi termini: ojjicium notai iatus , iiwentum ad perpetuandnm hominum gesta , et Jidem [ ro-missatn observandam , adeo adulteratimi reperitiliut quod ad cautelala viventium introductum fuit, in manifestimi cesserit detritnen-tum. ( pragm. 1 de notariis ) , per cui con delle prammatiche che promulgò all'oggetto diede diverse disposizioni, onde richiamare la classe de' notaj , se non alla primitiva dignitosa sua istituzione , a quella considerazione almeno , da cui dev' essere necessariamente circondata , e meritare la fiducia del pubblico — I Sovrani austriaci anchc se ne interessarono molto , come appare dalle prammatiche in diversi tempi del loro governo pubblicate c che sono sotto (itoli differenti registrate. — In fine non è stata 1' ultima cura di Carlo III e dell' immortale suo figlio Ferdinando , quella di tener lontani da questo officio pubblico gli uomini che per la loro vile condizione , o per la loro povertà avrebbero fatto di continuo vacillare la fede puhhlira, e di dare insiememente anche ai rogiti de'nolaj una forma migliore e più autentica, fedi la pramm. de'-io marzo iSort.