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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i5
   Roberto, essendo uno de' giustizieri del Re Ruggieri , si soscriveva Comes Aprutinus nelv, li48 (i). Corrado in un diploma del ii5oi chiamò Aprutino il cónte Matteo (a). Anastasio IV. appellò Aprutina la chiesa e la contea nel li53 (3)* Nè.altro aggettivo adoprarono i cronisti di Casauria e di Carpinete , entrambi i quali scrissero sul declinar del XII. secolo. Tale m'cidificazione rimase stàbile. È inserita nel testo canonico una decretale di Gregorio* IX .*: Jacobus Canonicus Esculanus exposuit quod cum ipse in Ecclesia Aprutina ec. (4) : e dura oggigiorno così nella nostra diocesi, co-, me in tutti gli uffizj e tribunali 9 ed in tutte le segreterie e congregazioni di Roma.
   Ili*
   . Identico rimanendo alV Aprutio V au~ strale confine dell9 antico Praetutio , ottenne uri} orripilazione a tramontana: in prima verso greco , coli' essersegli unita buona porzione dell' agro Talentino di là dalla Vbrata , ed anche di là dal Tronto i di poi verso maestro , coir essersi esteso di là da Salino , sopra varj piccoli luoghi della contea Ascolana.
   Che per l'intero secolo XII. V Aprutio continuasse ad esser limitato a mezzodì dal cor-
   (i) Hùt. Cuss, pL ig8. - <(3) Idem ir» Jprutmi
   (a) UghclU in Astularu <4} Lib, V. ttt. 8. eap. 44-
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