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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   * ut
   te badia di S. Niccolò a Tordino : avendo il Cassinese abate fatta una sola offerta per tutte hs sue signorìe nel Regno. Ecco a buon conto T intera porzione dell' agro Truentino di qua dal Tronto , e due paesi al di là , divenuti parti integranti dell' Aprutio , riconoscer ¥ alto dominio del Re, e pagargli il servigio militare in tempo di guerra. Ne nella metà del secolo XI. nè nel XII. si facea pili motto dell'abolito ministero Truentino, provenienza addivenuta rancida^e forse totalmente dimenticata.
   Non è così per una seconda ampliazione dell' Aprutio nella parte mediterranea verso i monti, sopra va rj piccoli luoghi dell'Ascolana contea ; ampliazione , che perciò io giudico assai posteriore alla prima. All' epoca della rassegna sembra che stata fosse ancor viva la memoria dell' anteriore spettanza di quei luoghi al contado d'Ascoli» Comes Robertus AprUti.... in Asculo tenet Aquamvivam feudum ». mil. una cum turre, Quc& est simUUer in A sculo. I suoi suffeudatarj tenevano in AscUlo altri sei paesi , fra i quali ( per ommetter quelli d'Or scuro controvertibile nome ) Faraone feudo di due militi, e Macchia d'un milite, entrambi piantati sul sinistro margine del Salino. Ed5 ecco che il dominio del conte Aprutino e la sovranità del Re aveano nel XII. secolo oltrepassato quest' altro fiume , il quale , non per tutta la settentrionale linea , ma pel lato nordovest aveva separato il Praetutio dal Piceno Ascolano, e fino alla definitiva conquista de' Normanni continuato avea a contrassegnare il