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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   co gratia Dei Imperator, segtfo che neir A-prutio ricoaoscevasi allora 1' alto di' lui dominio : ed è a credere che Guarniero,. il qualé di quel tempo tenne per Arrigo IV. il duGatò di Spoleto e la Marca di Fermo , giunto fòsse a riunire al suo governo la parte che la potenza del duca Roberto ne avea staccata. In tale congiuntura 1' Ascolano conte rivendicò i segmenti a'suoi predecessori appartenuti? Fintantoché dell' illustre città di Ascoli non avremo una storia ricavata da documenti, ci sia lecito opinare per 1'affermativa ; stante un .doppio indizio d' analogia , che a noi fornisce un giudizio del 1108 (i). Avanti al conte Attonè ed a' suoi assessori comparve il véscovo Uberto e si dolse di certuni , i quali aveaqo Spogliata la Chiesa Aprutina dell'utile dominio di terre e di servi ascrittizj. Causidicus illorum respondit per nequissimam potestatem Normarmorum ... eos Ecclesice restiiisse, et ipsa recedente, unumquemque eorum possessionem Ecclesice restitutam iteruni apprehendisse. Attone era del ceppo degli antichi conti : or se egli avea ricuperato il dominio, e se quegli enfiteuti di autorità propria eransi riiupossessati dell' utile dominio , al ritirarsi de' Normanni ; si può ben congetturare che 1' Ascolano conte avesse fatto altrettanto.
   L'indole pacifica , e dirò meglio la debolezza del duca Ruggieri figlio del Guiscardo,
   (i) UgheUi in Aprutin.
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