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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Civitella di là dal Salino, divisa in quattro parrocchie , e le riunite comuni di S. Egidio e Faraone entrino anche presentemente nel Regno. Irregolare è senza dubbio 1' attuale linea di confine fra i due Stati : ma ancor più irregolare sarebbe, se Acquaviva, Monsanpolo e Mon-te-Donnello fossero racchiusi nel Regno , come lo erano all' epoca della rassegna de' feudatarj. Almeno adesso , da quel canto , si ha nel corso del Tronto un termine regolare e naturale. E da quando in qua ? Da chi ed in quale occasione i tre divisati paesi furono incorporati al Pontificio dominio ? Dirò quel che ne penso , disposto a cambiar opinione , appena alcun do* cumento giovi a meglio rischiarare tal punto.
   Innocenzo III. cui danno il vanto d' aver molto contribuito ad assodare i temporali possessi della Chiesa Romana, prendendo le redini dello stato nel 1198 trovò che l'imp. Errico VI. avea fin dal 1195 creato duca di Spoleto Corrado MoscaincerveUo, e marchese della Marca il gran siniscalco Marquardo, Non potevano al Pontefice presentarsi più favorevoli le circostanze. Il conte Aprutino , per aver giurata fedeltà all' infelice Tancredi , trovavasi in disgrazia delia casa Sveva , e se non in tutto , certamente in parte , spogliato di signoria : per , la morte d'Errico la corona di Sicilia era sostenuta a prò del fanciullo Federigo dalla vedova Costanza con mano mal ferma e da ambiziosi cortigiani agitata ; mentre la Germanica ed Italica veniva disputata tra Filippo di Sve-via ed Ottone duca di Aquitania. Riuscì quin-
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