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di Calcile ad Innocenzo it rivendicare nel iig3 il ducato di Spoleto, compreso Rieti, e la Marca , escluso Ascoli, che secondo Marcucci (i) tardo a sottomettersi fino al iao4. Gli avvenimenti successivi vie più giovarono ad In- ' nocenzo. Sul cader dello stesso anuo 1198 ei divenne balio del Regno ; nella rotta sofferta da Marquardo in luglio iaoo si rinvenne il testamento di Errico , col quale gli si era ordinato* riconoscer dal Papa la Marca , e che qualora Marquardo mancasse di eredi , questa tornasse • in pieno dominio della Chiesa Romana ; la morte in fine del turbolento siniscalco tolse-ogni inciampo. Qui si nòti la moderazione d' In-' nocenzo. Lungi dal profittare d'un grappo di opportune circostanze , e dell' autorità eh' egli esercitò nel Regno nella qualità di balio , per farsi a pretendere le contee di Penne e d' Apruz-zo , sul motivo dell' antica dipendenza di esse dal ducato di Spoleto ; non mosse un dito per appoggiar le meno rimote pretensioni dei vescovi coati d'Ascoli sopra i piccoli paesi di là dal Salino. Sappiamo anzi che nel 1208 , durante l'età miuorenue di Federigo, fissò una linea tra i due stati , sicut a mari usque ad-mare protenditur tractus terree , dal fiume di Ceperano sul Tirreno ai fiume Tronto sull' A-driatico (2). Il tempo fece conoscere di quanta politica saggezza stata fosse la condotta d' Innocenzo. S'egli avesse abbracciato troppo , la
(1) Saggio d. co. Ascol. §, 8. scz. i. n. 43.
(2) Riccardo da- S. Germano an. 1208.
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