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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   inutile, come tutt'i precedenti ricorsi e rescritti , riuscì altro ricorso del terzo Rainaldo , ed altro rescritto di Clemente IV. nel calamitoso anno 1266. I documenti che ci assicurano di tanti e così continuati sforzi sono stati pubblicati , sebbene con qualche inesattezza , da Ughel-li (1). Essi pruovano a buon conto che Innocenzo JII. erasi guardato dal pregiudicare agl'interessi del Re pupillo , in grazia del vescovo conte. Non occorre poi notare che Carlo I. d' Àngiò , asceso al trono appunto nel 1266 , non era d* un calibro da soffrire in pace la menoma diminuzione di territoriale sovranità. Anzi nella mostra dei possessori di feudi in capite Megice Curia, eseguita nel 1279 , si vede al-listato il feudatario di Faraone : ed avendo con capitolare del 1282 fissati i posti delle dogane lungo i confini , vi comprese l'odierno Passo di Cmtella , il Casale di S. Egidio , Acquaviva altrimenti Carrufo , Controguerra , Colonnella , e Torri a Tronto.
   Sembrami quindi chiaro abbastanza che F attuale confiliazione tra il primo Ulteriore Apruzzo e la Pontificia delegazione d' Ascoli sia quella stessa ,. clic dalle riferite circostanze emerge , e che restò stabilmente determinata nel 1208. Ed essendo da Pascellata ( inclusa ) fino a Torano e Controguerra ( escluse ) risultata dalla progressione delle parziali terminazioni, che nel 1078 i territorj de* paesi dai Normàn-
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