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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
ner dal Papa anche le Puglie e le Calabrie ? Sfuggir non poteva ad un principe , il quale dalV astuzia contrasse il soprannome , che dopò 4a morte dell' «ultimò' Goffredo -, avrebbero ^ Imperatori preteso disporre, del ducato e de-gli-annessi, nella guisa che i loro predecessori »e fcVean disposto , eziandio per privazione degli attuali godenti (i). Se previggenza sì fatta 'entrò nei calcoli del Guiscardo, gli avvenimenti pòsténori ben giustificarono la finezza del suò accorgimento.; mentre già si h per incidenza osservato che Arrigo IV. cedè il ducato e la Marca à Guarnièri, e che Errie® VI. - assegnò il' ducato a Corrado , la Marca: a Marquardo. Si* è potuto osservar altresì che nei* due intervalli ne' quali ai Normanni scappò il possesso della contea Àprutina/dal noi cioè al nng, e dal n37 al ii4o, si riconobbe tra noi V alto dominio degF Imperatóri. La stessa cosa >ve-rificavàsi néll' altta e maggior porzione di Marca rimasta di là dalla frontiera. Guarnieri n* ebbe sì lungo possesso 9 che la provincia prése da {lùi 1? appellazione di Marca di Guar* w/m (a). Lotario accordò al vescovo d' Ascoli Presbitero Bel i 137 quidquid Nóbis pertinet in fodro et in placito vale a dir le prestazioni , che si esigevano a . titolo de' viveri dovuti ai soldati éd ai cavalli del sigftore, ed in còrn* |