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tftérà sempre vero the j se non due'politici motivi , uno alrnenò n' ebbfc Federigo,: Secondi riamente è da riflettere ch' ei, più dell'elettiva germanica ed impeliate, aveva interasse ad assicurar P integrità della siciliana ereditaria corona. Del rimanènte era talé il carattere di Federigo, dà potérsi senza nota di temerità sospettare che non lasciasse di ìcovar in petto il disegno, qualora il dèstro gliene fb&e venuto , di far riviverè sopra il ducato e la' Marca le vecchie imperiali ragioni ; e P aryer ordinato àgli Spoletani con minacce di pene di seguirlo nella marcia contro la léga Lombarda nei 1226 , e P essersi servito liei principali affari rdi Rinaldo duca, benché titolare soltanto , di Spoleto non fanno che confermare il sospètto. 'Dòtendo però nataralmente / più dei futuri ed incerti, aver a cuore j posséssi presenti e ietti; mentre.,' senaa còniaré alcun nomey diede rflle altre otto Provincie o quello che già portavano Terta dì làvoro, Principato , Basilicata , Capitanata, Calabria, o quello della citta principale * Terra di Bari , Terrà d' Otrànto, o (fuéltó fftìn fiume come Valle di Crati, volle che la prò1-vincia , la qua fé-«più vei^so Pesterò estendeva si, si chiamasse Jprutio dalP estrema barriera onde il nome stesso portasse con Se la prtioVa del fin dóve giungeva la sovranità del Ree servisse comè di diplomàtico antemurale. (Jn?i* dèa e questa , eh e- 'spontaneamente sfi ' affaccia ed immancabilmente * si adotta in qualsivoglia Organizzazione novella. Da' Pirenei, dal Faro , dalle Alpi, dal Séno, dagli ultitìii limiti in