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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   stltiario Aprutii, ut assighet Criscio Amalfitano Camerario Aprutii. Ma dal 1373 io
   Ki , tanto 1' Aprutio ultra quanto il citra eb-ro il proprio giustiziere ed il^proprio camerario : ben inteso che rimaste sempre separate le tesorerie dell9 uno e dell' altro ; il governo ed il potere giudiziario di entrambi , quando ai Re piacque, vennero bene spesso affidati ad un solo magistrato. Intanto che sotto Re Carlo si continuasse nelle Regali segreterie a scrivere Aprutio si rende innegabile , per tacer altre pruove y dall' opera del vigente eh. Angelanto-nio Scotti Sjrllabus membranarum ad Regia Siche archivium pertinentium (1).
   L' esercizio delle funzioni de' giustizieri , de' camerarj de' secreti e vice-secreti Curia in Aprutio ( impiegati finanzieri mentovati nelle carte dallo Scotti date in luce ) fece sì che il nome Aprutio si spandesse e si radicasse iu tutto lo spazio alla loro giurisdizione sottoposto. Tale ampliazione di vocabolo non avvenne subito , ma per gradi e con elasso di tempo ; stante la difficoltà che il popolo incontrar doveva ad applicare altrove un nome , con cui era assuefatto a chiamar solamente il tratto fra il corso del Vomano e le frontiere dello stato Pontificio. Andava il XIV. secolo declinando e non si era per anco esteso ad Aquila ed al suo contado ; giacche Antinori nel raccontar le spese , i provvedimenti ed i danni , cagionati
   (0 Voi. i.