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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dalle compagnie di scorridori nel i35g , i36ò e i36t, adottando il linguaggio degli Aquilani cronologi, cosi si esprimeva ; » Era già venuto il Conte di Nola in qualità di Viceré d' A-bruzzo , Chieti, e Penne.... Ritornò in novembre la compagnia a scorrere tutto Penne., ed Abruzzo .... Un' altra Compagnia di genti Ungare.... passò in Abruzzo e fino in Penne » (i) . Si riscontri di fatti il rozzo poema di Buccio di Ranallo de Poppi ito verseggiatore di quegli anni, e leggerassi : A dece dì de Marzo forno in Abruzzo, et Penne (a). Che più f Il prisco tassativo significato d' Apruzzo rimane ancor oggi inalterabile presso le popolazioni di Montereale , Amatrice e de' circonvicini paesi , dalle quali sentirete , per esempio chiamarsi vino d* Abruzzo quello solamente che lor va dall' antico Praetutio. Nel secolo XV. però eransi gli Aquilani scrittori uniformati al novello vocabolo. Niccolò di Ciminello di Bazza-no , autore d' un poema storico in ottava rima sulla guerra di Braccio , disse , giusta 1' esemplare ms. renduto di pubblica ragione dal Mas-sonio : E V Aquila d' Abruzzo naturale (3) : Per tutto Apruzzo ( sic ) mandò, e non dor~ mia (4).
   Fermo rimanendo rispetto alla finanza il ripartimento dell' Aprutio in ultra e citra ,
   (i) t.° a. p. 590. agi. agS. (a) Stanza n5o.
   (3) Cant. I. ott. a6.
   (4) Cant. VII. ott. 6.
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