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Questioni Apruzzesi risolute

Niccola Palma
Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   TII.
   Tranne la semplice estensione del nome da un Aprutio antico ad un nuovo , le altre etimologie d' Àprorao , nei senso complessivo in cui oggi si prende questa parola, sono, tutte ridicole.
   La forza delle ragioni finquì esposte sembrami tale , da non poter essere snervata se Boa da chi avesse fronte a negare sul serio che sino al regno di Federigo il nome Aprutio fosse stato esclusivamente proprio della parte delF odierno Apruzzo ultra , la quale rimane a manca deL Vomano : o da chi sapesse produrre una pruova , una pruova sola sassistente (i) che il nome Aprutio , anteriormente al secolo XIII. già si fosse steso ad un palmo di terra sulla destra • dello stesso fiume : due partiti egualmente disperati. Ed insno a che sarà necessario riconoscere un Aprutio antico e ristretto , ed un Apruzzo. miovo ed ampliato y V assegnare ai secondo ttn' etknologìa , un' orteopia ed un' ortografia diversa da quelle del primo
   (1) Si è preteso che in Sallustio de conjur. Catti, s'in* contri Abrutto tra il Piceno e la Puglia. Sarà così in qualche erronea edizione ; mentre nelle corrette , com* è quella eh' io ho del.Grifi, alla pag. 27 si legge : In GaBia citeriore, atque ulteriore, item in agro Piceno , Brutto , Apatia motm erat, suscitata dagli emissarj antecedentemente spediti da Catilina ovunque sperava trovar (tatari.
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