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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   II
   (Da « II Mattino d'Abruzzo » - 22-4-1953):
   Poiché i fatti testimoniali nel processo della « squartatrice » sono assai contrastanti fra loro edj in tutto lo svolgimento del delitto sena, bra esserci tante cose che non si comprendono, e delle ombre rendono nebulosa la ricostruzione dei fatti,, noi abbiamo voluto sondare l'opinione pubblica e svolgere una nostra inchiesta.
   Innanzi tutto abbiamo avuto conferma che la Sig.na Monteverde Cesar ina, figlia di una nota e stimata famiglia teramana, figlia del noto prof. Ferdinando Monteverde (ottantenne)! viveva una vita morige-ratiesima, aveva un numero ristretto di amicizie, e non si è mai sognata di farsi venire il desiderio di decidere una gita a Giulianova imprissamente. Ella non vi si è recata nemmeno durante la stagione estiva. Viveva una vita di: ufficio, casa e Chiesa. La popolazione ha voluto dimostrare il suo cordoglio dando ai funerali un carattere popolare. Più persone, considerando Cesarina una martire, come è stato detto in un commoventissimo discorso funebre riportato allora da «II Giornale d'Abruzzo», si sono fatte in sua devozione le comunioni. Molte persone asseriscono di averla sognata.
   Una popolana da noi interrogata ci ha fatto comprendere che so«_ pratntto sarebbe stato necessario stabilire quando l'Urbani conobbe la Elisa e quando iniziò rapporti con essa. Abbiamo compreso che ella alludeva alle voci che la relazione1 esistesse già da tempo. Questa popolana, che ha l'aria di saperla lunga, ci dice che l'Urbani andò via dalla zia Saccomandi improvvisamente, quando ivi era domestica la Elisa, e che poco prima altrettanto improvvisamente era andata via una ragazza orfanella. Un operaio ci ha detto che non si può comprendere come sia stata annunziata la riesumazione del cadavere della Signora Slunter e poi non sene sia più parlato. Un professionista ci ha fatto riflettere come non si arriva a tale delitto senza minacce. Ora, ci domandiamo, l'Urbani è stato mai minacciato? Ma abbiamo appreso (e gji atti lo confermano) che la Elisa andava spesso alla nuova abitazione dell'Urbani; ivi si doveva accasare la) Monteverde, che permeglio preparare aveva avuto la leggerezza di mandare avanti' la sua domestica, sebbene sconsigliata, dalle amiche. Ma i famigliar] della Monteverde, dicono che la domestica non ha più informato la Cesarina di casa Urbani; dagli atti processuali, sembra che tale domestica Ma. ria sia stata indotta a dire ben poco. L'Urbani ebbe a riferire alla Monteverde che Maria la odiava. Ma la Maria è tuttora a casa Urbani.
   Abbiamo poi parlato con una donna e questa ci ha parlato di una storia di fatture.

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