Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.
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garina era tutto (moralmente e finanziariamente) ; ivi due vecchi ^iìtebiditi dal dolore ed atterriti da tanta delinquenza mista ad inno-ipinabili intrighi e sozzure, attendono, attendono altresì le famiglie jìlfei parenti di Cesarina segnate da un lutto indelebile per tutta la vita; esse attendono di sapere perché Cesarina cadde inconscia sotto ' lò torture della belva umana, quando pur aveva un sedicente fidanzato cinquantenne.
; Ma non si dimentichi altresì che nelle carceri vi è una donna che » dimostra che quel fidanzato era anche il suo amante; e che infine .:,;'.,ùri fratello della vittima, che aveva affidato la sorella alla protezione -•• "del sedicente fidanzato, ora la denunzia pubblicamente quale consa-' pevole della « minaccia» delittuosa incombente sulla Cesarina prima
e consapevole del delitto perfezionatasi dopo.....
.....diversamente quei vecchietti coscienti, rimasti soli in quella
.••• casa squallida, frodati e derubati della figlia (che per( essi era tutto), non resterebbero che: il dolore, i danni finanziari (del lutto e prò. cèsso), l'impressione penosa che a loro non è stata resa giustizia.
La stampa ha già espresso il suo parere in merito; riuscirà peri tanto utile ai nostri lettori che noi facciamo seguire alla «cromsto-ria» dei fatti pubblicati nei numeri del 21, 22 e 23 aprile; la... «cro-i; nistoria dei commenti della stampa». (continua)
(Da «II Mattino d Abruzzo » - 21-6.1953):
II 1. agosto 1952, un supplemento de «II Progresso Abruzzese» uscì in edizione straordinaria con il seguente titolo: «L'orrendo delitto di via Duca d'Aosta in Teramo . Elisa «la squartatrice» ha emulato le gesta criminose della belva Rina Fort (Cronaca di G. De Sanc-tis». Nella premessa si leggeva: «un delitto freddamente e mostruosamente premeditato in ogni minimo particolare, con una ferocia ributtante». Seguiva una ampia cronaca i cui titoli erano fra gli altri: «intrighi, bugie, pettegolezzi per fini incoffessabili». Si leggeva anche: «i» questi ultimi tempi ella aveva rappresentato il pò. mo della discordia tra i coniugi Saccomandi ed attraverso intrighi, bugie e pettegolezzi, era riuscita a rendere insopportabile la con. vivenza della orfanella nella casa dei Saccomandi...». C'è chi afferma che la Elisa fosse gelosa dell'Urbani e della orfanella, Comun. qne la Elisa ebbe ragione e la ragazza fu allontanata. Il cronista '/ parla della «mostruosa preparazione del delitto» e ci dice: «nel , caseggiato spirava un'aria corrucciata di sbigottimento; era ormai ru "molto tardi e nessuno si .decideva ad andare a letto; qualcosa di
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