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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   macchinoso, di oscuro e di diabolico doveva celare q«,p grido che era rimasto impresso a quanti l'avevano udito... e pW/ini giurava che. nessuno aveva visto uscire la Cesarina MonteverdMj ,'^E quando gli agenti con la jeep l'hanno portata in Questura sottraéndola alle maledizioni ed al furore della gente, la « belva », la squartatrice, sadica e ripugnante ha sostenuto con bieca fermezza lo sguardo contro quelli che imprecavano; e con cinismo ha preso la strada del penitenziario, tra gli ergastolani per essere relegata lontano dal consorzio umano e civile, dove non ha più diritto di cittadinanza».
   Subito dopo, il 16 agosto usciva un altro supplemento de .« Il Progresso Abruzzese» con i titoli: ((Sviluppi delle indagini''sul delitto della squartatrice - La Morte della Signora Slunter 'dovuta a veneficio? Si tratta della moglie dell'Urbani che ebbe per infermie. ra Elisa De Benedictis - Un altro crimine dunque? Vicende del. classico romanzo giallo per diaboliche macchinazioni - Nella avida gretta miseria spirituale dell'Elisa, con quel suo carattere astioso bi. lioso, privo di ogni sorriso, non può escludersi simile possibilità: anche i suoi sentimenti più intimamente carnali* vanno vagliati don una certa ponderazione. In lei c'è la donna dal ragionamento implacabile dal fine assillante che persegue il conseguimento di una meta... ; ma è da ritenere che. si tratti di una belva sotto le sembianze umane, di sesso femminile che soggiace alle voglie del maschio per opportunità solamente. Lo stesso cronista passa a parlare delle «imponenti esequie della vittima», e ci fa anche sapere che il figliOj Urbanino non era che un figlio adottivo. Perché questa adozione?
   Le due edizioni speciali de // Progresso Abruzzese (che da tempo era caduto in letargo) ebbero grande diffusione a L. 35 la copia ed in un unico foglio. Questo spiacque evidentemente al complesso dei cronisti de // Giornale d'Abruzzo che tacquero e si' astennero da una loro inchiesta. Gli eredi di Cesarina Monteverde, che sono stati per il vero pazientemente propensi acche si facesse luce intor. no all'orrendo delitto e lutto, pregarono la direzione de 11 Giornale d'Abruzzo di pubblicare il commoventissimo ed elevato discorso funebre della Prof .ssa Righetti.
   NOTA: Riproduciamo il discorso funebre con il commento de « II Giornale d'Abruzzo»:
   B) Le commoventi parole di una cara amica
   «Vorrei, Cesarina, poter qui rievocare in tutta la sua bellezza inte-riore la tua figura, materiata! di tanta luce, di intelletto e di bontà: intelletto di amore; bontà viva e operante, sempre e óvunque.
   — M —

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