Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.
Il 23 agosto il Mattino d'Abruzzo pubblicava un suo «servizio particolare» con ampi ed inediti particolari della tragedia; nell'articolo (a firma di Antonio Jacondini) si-parlò ampiamente della ipotesi del veneficio: «i fatti cominciano a prendere forma. Elisa De Benedictis vede che la moglie dell'Urbani sta male, e sa che la stessa l'ha indi, cala al marito — il quale oggi nega — come una buona seconda moglie, in caso di sua morte. L,a De Benedictis, che forse già si concedeva all'Urbani, comincia a vedere in lui unì possibile padre per il bambino che essa aveva avuto qualche anno prima da una illecita relazione con un amante. L'ipotesi del veneficio. L'opinione pubblica reclama la autopsia». (In una lettera dal carcere scrive al figlio: «l'ho fat. to per te»). Il cronista combatte la tesi della «improvvisa follia»; spiega perché deve ritenersi che la Elisa avesse depezzato il cadavere per occultarlo; cita i tentativi di sortite; e come aveva invitato la Rasetti a dormire a casa sua per coinvolgerla magari o crearsi un alibi se durante la notte avesse portato i macabri resti al vicino fiume.
Il 21 agostoA. D. S. si mostra più informato degli altri e ci avverte (non certo a caso) attraverso II Tempo-.' «E da ritenerekche dia un momento all'altro si possa registrare un colpo di scena che chiarisca meglio ancora i particolari che rendono ancora alquanto nebuloso lo lo svolgimento delle indagini».
ìli Tempq, del 20, agosto a cronaca di G. D. S. comunicava: Le Autorità inquirenti hanno disposto per il 20 agosto la rimozione della salma di Pierina Slunter da sottoporsi ad autopsia per stabilire se il decesso avvenne per l'ingerimento di sostanze velenose». La Stampai Sera: «Viene riesumata oggi la salma della moglie dell'Urbani»; «Un'altra vittima della squartatrice?». E prosegue: «.Sembra che qualche giorno\ prima in un convegno amorosa avesse formu. lato all'Urbani oscure minacce contro la di lui fidanzata...».
Il Crimen del 31 agosto mette in risalto che nessuno venne in aiuto della vittima che gridò aiuto... ci parla dei maltrattamenti della Elisa contro il figlio... e come presto ebbe a disinteressarsi; delle strane voci che correvano sia sulla morte del figlio dell'Urbani, sia della moglie... ci dice come le grida furono udite chiaramente nel caseggiato... alfine trovano la ~Elisa in uno «strano atteggiamento: pallida in viso, ha sulle spalle un paletot che a male pena le copre il corpo quasi completamente nudo. Non può nascondere i piedi che sono quasi completamente macchiati di sangue. Gli astanti trattengono il respiro. Qualcosa è accaduto. La Saccomandi rientra e diventa nervosa data la situazione».
Crimen del 7 settembre: «La belva di Teramo sfuggita al lin. ciaggio», ci parla della cinica freddezza dell'assassina: «la De Be-
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