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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Franco Manocchia, che conclude: «mente parzialmente sconvolta, è il nostro (£ ) parere».
   Improvvisamente, quando il processo sembrava dimenticato esce II Paese con un lungo articolo dal titolo «La belva dalle Sembianze umane alla sbarra - spasmodica attesa in tutto il Teramano per il processo di Elisa la squartatrice - Un delitto agghiacciante . La figura della De Benedictis - La tràppola per il macello - Mulilazioni quando il corpo era, ancora vivo - La jena dovrai efesere giudicata a Teramo». Detto articolo, dopo tre mesi dal delitto, precisa come i fatti siano innestati a tutto un'ambiente volgare ed immorale ed egoistico di cui la vittima,\pur essendone estranea, ne \è\ rimasta pittima*. E precisa: «Za Monteyerde era un ostacolo al concretizzarsi, non del suo amore, ma alla stipulazione definitiva di un contratto (unilaterale però) che ella aveva di già steso in copiai ufficiale, come praticamente realizzato...; resta evidente che la, Elisa ha agito per uno scopo, soltanto ed esclusivamente commerciale,, tendente a procurare a sé stessa una sistemazione ed al .proprio figlio una\ paternità ». ((L'ho fatto: anche per te», scriveva dai carcere... Ma il cadavere non fii potuto occultare e la meta non fu raggiunta...».
   L'articolista (E. Gocciolilo) scrive ,che l'opinione pubblica è fiduciosa che la giustizia dia un esempio tanto e, tale da scoraggiare chiunque sia portato a tentare simili avventure. Una mite condanna incoraggerebbe altre a, tentare la loro carta a scapito di qual. che altra ignara vittima, magari rivedetelo e correggendo il diabolico piano di Elisa. ,a,.4
   Per noi l'articolista è stato il pruno ^he dopo tre mesi ha avuto il coraggio di pennellare i tristi ed iffiobJti< contorni del delitto, così come furono intravisti fin dal principio*
   II 17 dicembre II Tempo (G. d. S.) pé»8»^ interpellare, sul delitto il Mago Luigi d'Oriano di passalo M Teramo. Gli esibirono una fotografia mai pubblicata. Il Mago OT&Htosce m essa una donna avvelenata... Egualmente riconosce la fòWa»a dei marij° Urbani, e narra i particolari del delitto Specifica. cW> fjoto era del1* Slun-ter; e il cronista aggiunge «che l'opinione ^bbhca mormorava con insistenza fosse stata avvelenata». ,,'»'''
   E) Accusato di favoreB8Ja»«tt^^orB*0 ^ani
   (Continua da « II Mattino d'Abruzzo
   La stampa quindi tacque. Ma gli i^iag,* aegu atti vano con «altri» avvocati e prendevano '**" Pr°cesgua.
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