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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   to il processo a far luce completa sulle. origini e sulle fasi dell'orrendo delitto.
   La difesa, sarà sostenuta dall'avv. Serafino Brigiotti. La parte civile, sarà rappresentata dall'avv. Adolfo Pirocchi.
   Antonio Jacondini) Seguito da « II Mattino d'Abruzzo » - 23-4-1953):
   // Giornale d'Abruzzo (22 marzo 1953) in una cronaca di G. De Sanctis da ancora altri particolari sul clamoroso colpo di scena. Conclude ancora una volta con un pistolotto di elogio ed incenisamento (chissà perché...) all'avv. S. Brigiotti, che classifica uno dei più il. lustri avvocati del foro teramano, mancando di riguardo agli altri, che non crediamo siano meno illustri... Certo che nell'articolo vi sono molte precisazioni e messe a punto, segno evidente che provengono dalla fonte diretta... Tutti i' giornali hanno, dato rilievo al colpo di scena che invero dovrebbe lasciare molto) meditare ; e l'opinio. ne pubblica ha ben meditato.
   Luigi Biaccili
   F) La denuncia per favoreggiamento al P. R.
   Quella presentata dal Doti, Monteverde Giulio alla Procura della Repubblica fu una vera «denunzià» od un «richiamo» di attenzione?».
   Onde il Lettore possa farsene personalmente un esatto concetto la trascriviamo:
   « ALL'ILL.MO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
   TRIBUNALE DI TERAMO
   II sottoscritto fratello della fu Sig.na Cesarina Monteverde ucci, sa il giorno 13 Agosto 1952 dalla donna Elisa De Benedictis coatro la quale pende procedimento penale per il delitto di omicidio prò-meditato ecc.
   Presa visione degli atti processuali riguardanti tale procedimento rileva:
   La Elisa De Benedictis nell'interrogatorio reso all'Ili.mo Sig. Procuratore della Repubblica di Teramo addì 20 Settembre 1952 dichiarava: «Prima che venisse la.P. S. in casa (Saceoniaiidi) essendosi ivi recato l'Urbani Giorgio per telefonare gli confessai il fatto di. cendogli che il cadavere era in casa e che mi volevo costituire e l'Urbani mi sgridò e mi disse che nulla poteva fare per me».
   Domandata rispose: Comunque l'Urbani non mi ha spinta ai de-
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