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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   non risalti la colpevolezza dell'Urbani, il quale, d'altra parte, si recò in Questura a denunciare la scomparsa della futura moglie, a notte alta, dopo che erto giunta l'ultima corriera da Giulianova. Comunque, qualsiasi accertamento sia in ordine alla causale, sia in ordine alla personalità della De Benedictis e ad eventuali corresponsabilità, sarà oggetto di ampio e appassionante dibattito avanti la Corte di Assise di Terama.
   Possiamo però assicurare che non v'è stato alcun supplemento d'istruttoria e che il rinvio del processo è stato causato solo dal numero limitato avelie cause in discussione, che formavano un ruolo eccessivamente^ ridotto.
   Arturo Fagiani
   NOTA: Dunque, come si legge sopraf l'articolo, citato nelle sue parti principali, era: preciso, categorico,, impegnativo. Il tempo gli diede ragione. Pertanto oggi vien fatto di domandare: da > dove proveniva tanta sicurezza nell'ipotecare il futuro?... Ma nel futuro i fatti si svolsero nella maniera fissata dall'articolo!... Non affiorarono i «fatti che si dissero dovevano esse-—re tenuti in giusto riserbo », ma si avverò l'altra ipotesi fatta da una corrente di stampa: « il processo scontato »...
   (Seguita «Cronistoria commenti stampa»):
   L'articolo causò la immediata reazione della stampa e della Fa. miglia Monteverde. Il linguaggio era del tutto nuovo ed inatteso.
   L'Ispett. Dott. Cav. Monteverde Giulio raggiunse subito in auto Teramo e (particolare inedito) affrontò l'articolista nella Direzione dell'Acquedotto del Ruzzo; si congratulò per l'articolo scritto con la collaborazione di qualche avvocato ; l'articolista ammise)1 di avere preso dei lumi da quell'avvocato... Allora accadde una scena commovente il Dott. Monteverde investì in malo modo l'articolista dicendo «che se avessero sgozzato un agnellino di sua proprietà egli (l'articolista) avrebbe intentato una causa che sarebbe durata di più, e che comunque aveva asserito il falso perché vi fu vera e formale denuu-zia... e che quell'articolo nuoceva alla causa dei Monteverde che vo. gliono che sia fatta «luce», ((verità» e ((giustizia». Il Monteverde disse ciò con singhiozzi alla gola e lacrime agli occhi con alte grida
   (1) Invece la prima telefonata avvenne alle 18 % e la Signora Monteverde mise l'Urbani a corrente della strana telefonata che chiamava Cesarina in casa Rasetti.
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